La guerra è una piaga che affligge l’umanità da sempre, ma in un mondo globalizzato e interconnesso come il nostro, le sue conseguenze sono ancora più gravi e diffuse. Non si tratta solo di contare i morti e i feriti, ma anche di valutare gli effetti politici, economici, sociali e ambientali che i conflitti provocano a livello locale e globale.Un esempio è la guerra in Ucraina, che dura ormai da sette anni e che ha visto la Russia annettere la Crimea e sostenere i separatisti filorussi nel Donbass, sfidando le sanzioni e le condanne dell’Occidente. Questa crisi ha minato la sicurezza e la stabilità dell’Europa orientale, ha alimentato la tensione tra Mosca e le capitali occidentali, ha compromesso la cooperazione internazionale su temi cruciali come il clima, il nucleare, il terrorismo e la pandemia, ha causato una grave crisi umanitaria con milioni di sfollati e rifugiati, ha danneggiato le economie dei paesi coinvolti e ha favorito la diffusione di armi e di gruppi estremisti.Un altro esempio è la guerra tra Israele e Hamas, che è scoppiata il 7 ottobre dopo che il gruppo islamista ha lanciato centinaia di razzi contro il territorio israeliano, in risposta alla repressione delle proteste palestinesi a Gerusalemme. Questo conflitto ha provocato centinaia di vittime civili, soprattutto nella Striscia di Gaza, dove la popolazione è sottoposta a un assedio totale da parte di Israele, che ha bombardato indiscriminatamente obiettivi militari e civili. Questa guerra ha anche innescato una spirale di violenza tra arabi e ebrei all’interno di Israele, ha scatenato una mobilitazione internazionale a sostegno dei palestinesi, ha messo in crisi i rapporti tra Israele e i paesi arabi che avevano normalizzato le relazioni diplomatiche con esso, ha aumentato l’influenza dell’Iran nella regione e ha creato una situazione di emergenza umanitaria e sanitaria a Gaza.
Questi due conflitti dimostrano come la guerra non sia mai una soluzione ai problemi, ma anzi li aggravi e li moltiplichi. La guerra non solo distrugge vite umane e infrastrutture, ma anche valori come la pace, la giustizia, la democrazia, i diritti umani, la solidarietà. La guerra non solo minaccia la sicurezza dei paesi direttamente coinvolti, ma anche quella di quelli vicini e lontani, che possono essere trascinati in un conflitto più ampio o subire le ripercussioni economiche, sociali e ambientali. La guerra non solo impedisce lo sviluppo dei popoli che la subiscono o la combattono, ma anche quello dell’intera umanità, che si priva delle risorse necessarie per affrontare le sfide globali del presente e del futuro.Per questo motivo, è urgente fermare le guerre in corso e prevenire quelle potenziali, attraverso il dialogo, la diplomazia, il diritto internazionale, la cooperazione multilaterale. Solo così si potrà garantire a tutti una vita dignitosa e sicura, basata sul rispetto reciproco e sulla convivenza pacifica. Solo così si potrà costruire un mondo in pace e di giustizia sociale.